Milano, 1975, Mario Deluigi e Guido Ballo

 

Guido Ballo (1975)

"L' opera di Deluigi misurata, discreta, acquista così un colore segreto, da pittore allucinato, addirittura "visionario" nel farci intuire una spazialità dentro e fuori di noi, senza limiti: con un risultato che risponde in modo originale alla coerenza rigorosa di tutta una vita."