Nella sala personale della XXXIV Biennale di Venezia (1968)

 

Giampiero Giani (1957)

"... quella luce proviene dallo spirito del pittore e lo spirito del pittore si tramuta qui in una atmosfera vibrante, in un etere luminoso, in un mondo che non trova corrispondenza nella visibilità fisica dell' uomo ma che è quello veramente vivente nella fantasia. "